a cura di Lau
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Maximilien-François-Marie-Isidore de Robespierre è nato il 6 maggio 1758
nel Nord della Francia, primo di quattro figli. La madre, Jacqueline Marguerite Carraut, morì nel 1767, il Padre, per
il dolore, abbandonò la famiglia e vagò per l’Europa fino al 1777 (anno
in cui morì). I figli così vennero cresciuti dal nonno materno e delle
zie.
Maximilien studiò ad Arras, sua città natale, laureandosi in
avvocatura. Successivamente venne nominato giudice criminale dal
vescovo di Arras.
Nel 1789 venne eletto deputato negli Stati Generali come rappresentante
del Terzo Stato[1] e fu tra i promotori, attraverso il giuramento di
Pallacorda[2].
Robespierre fece parte anche del Club Bretone che diverrà famoso come Club dei Giacobini e nel 1790 gli venne data la
Presidenza del Partito
Giacobino. In
questo suo nuovo ruolo chiese immediatamente l’abolizione della
monarchia, l’abrogazione di privilegi a favore del clero e della
nobiltà.
Fu promotore dell’abolizione della pena di morte, ma la Costituente
decise di mantenerla. Subito dopo la caduta della monarchia Robespierre
venne eletto come rappresentante a Parigi della Convenzione Nazionale e
votò a favore della condanna a morte di Luigi XVII, nel Luglio dello
stesso anno divenne membro dell'organo esecutivo dello Stato e poco
dopo ottenne il controllo del Governo. Nel frattempo in Francia come
all'estero si stava sviluppando un movimento antirivoluzionario , fu
così che Robespierre, appoggiato dal Comitato diede via al cosiddetto
periodo del Terrore[3] in cui vennero eliminati tutti coloro contrari,
o sospettati di esserlo, alla Rivoluzione Francese.
“Il terrore non è altro che la giustizia rapida, severe, inflessibile”.
Dopo aver mandato alla ghigliottina tutti i "nemici" della Francia, il Comitato di Salute Pubblica punta il dito contro di lui accusandolo di dittatura, così chi si sentì minacciato da Robespierre decise di allearsi con i moderati e di destituirlo dal suo incarico e votando per un atto d'accusa contro il suo operato. Robespierre viene arrestato. La mobilitazione popolare, in cui l'uomo confidava per poter ritornare al suo posto si rivela molto debole, il popolo reagisce piuttosto indifferentemente al suo arresto e il 28 Luglio 1794 Robespierre venne ghigliottinato.
[1] Il Terzo Stato era una delle classi in cui era divisa la società francese prima della rivoluzione, chiamato così perché in ordine di importanza veniva dopo le primi due, il clero e la nobiltà.
[2] Il Terzo Stato avanzò, con insistenza, la proposta di modificare la procedura elettorale concedendo voto individuale. In questo modo, essendo il gruppo più numeroso, si sarebbe assicurato la maggioranza. Dopo sei settimane di interruzione, i rappresentanti del Terzo Stato si autoproclamarono Assemblea Nazionale Costituente, attribuendosi il potere esclusivo di legiferare in materia fiscale.
[3] Il regime del terrore si instaura negli anni 1793/1794 ed è caratterizzato dalla brutale repressione, con sommarie condanne a morte.