Il grande merito del film è quello di esser stato girato
completamente a Versailles e per le strade di Parigi per la maggior
parte delle scene, tanto che lo staff di produzione dell'anime quando
si trovò a dover realizzare la versione animata di "Le Rose di
Versailles", usò la pellicola del Film Live come base per la creazione
degli sfondi, ne è un esempio lo stessa Palazzo di Oscar, di cui
l'Ikeda nel manga non dà immagini precise dei suoi interni.
Curiosamente anche Riyoko Ikeda usò quelle stesse immagini quando nel
1984 si ritrovò a disegnare i Gaiden di "Le Rose di Versailles".
Tuttavia i problemi più grandi, nonostante i nomi importanti che parteciparono alla realizzazione del film, Demy in primis, si riconducono al suo script, ridurre la storia di "Le Rose di Versailles" per farne un Film Live di due ore circa è al quanto impossibile, soprattutto considerando la complessità e l'immensità di avvenimenti che si susseguono nel manga, nonostante tutto la Knopp nella sua sceneggiatura cerca di toccare tutti gli avvenimenti narrati da Riyoko Ikeda nel suo lavoro, ma senza mai approfondirne realmente nessuno.
Particolare è inoltre la chiave di lettura che la Knopp decide di dare ai vari protagonisti del film, così diversi dalla loro controparte cartacea e poco credibili nel loro agire.
Non si può poi non sottolineare anche l'inadeguatezza della MacColl nella parte di Oscar, nonostante il suo entusiasmo che sottolineò anche al suo discorso di presentazione della pellicola per il ruolo assegnatole, risulta per tutta la durata del film goffa in quegli abiti maschili che sembra non aver mai indossato in tutta la sua vita. Memorabile, in male, la scena in cui si fa aiutare da André per poter salire a cavallo. L'Androgenità di Oscar è poco credibile, così come anche i dubbi di Fersen sulla reale sessualità di Oscar.
La tragica e profonda storia d'amore tra Maria Antonietta e Fersen, raccontataci dall'Ikeda, viene qui presenta come una semplice scappatella tanto per sfuggire dalla noia di corte.
Tuttavia i problemi più grandi, nonostante i nomi importanti che parteciparono alla realizzazione del film, Demy in primis, si riconducono al suo script, ridurre la storia di "Le Rose di Versailles" per farne un Film Live di due ore circa è al quanto impossibile, soprattutto considerando la complessità e l'immensità di avvenimenti che si susseguono nel manga, nonostante tutto la Knopp nella sua sceneggiatura cerca di toccare tutti gli avvenimenti narrati da Riyoko Ikeda nel suo lavoro, ma senza mai approfondirne realmente nessuno.
Particolare è inoltre la chiave di lettura che la Knopp decide di dare ai vari protagonisti del film, così diversi dalla loro controparte cartacea e poco credibili nel loro agire.
Non si può poi non sottolineare anche l'inadeguatezza della MacColl nella parte di Oscar, nonostante il suo entusiasmo che sottolineò anche al suo discorso di presentazione della pellicola per il ruolo assegnatole, risulta per tutta la durata del film goffa in quegli abiti maschili che sembra non aver mai indossato in tutta la sua vita. Memorabile, in male, la scena in cui si fa aiutare da André per poter salire a cavallo. L'Androgenità di Oscar è poco credibile, così come anche i dubbi di Fersen sulla reale sessualità di Oscar.
La tragica e profonda storia d'amore tra Maria Antonietta e Fersen, raccontataci dall'Ikeda, viene qui presenta come una semplice scappatella tanto per sfuggire dalla noia di corte.
In Conclusione l'idea di realizzare un Film Live sulle
vicende di "Le Rose di Versailles", è al quanto apprezzabile, meno i
suoi risultati, nonostante le promesse su carta il risultato è al
quanto deludente tanto che la vicenda risulta noiosa e fastidiosa per
chi partendo da questo dovrebbe farsi un'idea del lavoro di Riyoko
Ikeda.