La
mostra, che si è tenuta presso il The Tezuka Osamu Manga Museum dal 1 Marzo del 2007 al 10
Luglio del 2007, è stata divisa in tre sezioni ed è voluta essere a un
omaggio a due eroine dei manga molto vicine tra loro ed estremamente
importanti nella storia degli shojo manga.
La
prima dedicata a Tezuka e al "La Principessa Zaffiro" ,dove sono state appese alla
pareti numerose tavole provenienti dal manga, ma anche curiosità e
informazioni legate alla sua trasposizione animata. .
Grande spazio è stato lasciato, all'interno di questa prima sezione, anche al Takarazuka che ha ispirato Tezuka nel creare questo manga.
La seconda sezione, è stata dedicata interamente a Riyoko Ikeda e all'evoluzione del suo stile, da quello dei primi lavori in cui è forte l'influenza che Tezuka esercitò su di lei fino a quello usato per "Le Rose di Versailles" che a sua volta si trasformò in un modello per tutte le autrici che volevano realizzare shoujo manga.
La terza parte è stata invece dedicata al Takarazuka di "Le Rose di Versailles" e alla sue rappresentazioni, che a distanza di 35 anni continuano a riscuotere enorme successo, tanto da essere tra gli spettacoli più importanti e conosciuti in Giappone e non solo.
Poster, interviste, video e quant'altro ad esso legato concludevano la sezione.
All'interno di questa sezione e che a chiudeva come un circolo la mostra come c'era uno spazio dedicato al Takarazuka de "La Principessa Zaffiro" che ha debuttato l'anno scorso in Giappone e che ha trovato sua ispirazione proprio dagli spettacoli dedicati a "Le Rose di Versailles".
E' interessante notare come gli spettacoli di Takarazuka abbiano ispirato Tezuka per la creazione di Zaffiro che nel loro insieme hanno fornito a Riyoko Ikeda lo spunto per creare Oscar, la cui storia ha ispirato diversi registi di Takarazuka, tant'è che esistono diversi spettacoli con diverse trame basate su "Le Rose di Versailles" (maggiori informazioni nella sezione Takarazuka) che a loro volta sono diventati un motivo d'ispirazione per la realizzazione dello spettacolo de "La Principessa Zaffiro".
Chiudeva la mostra, all'uscita, una piccola bacheca con tutta una serie di gadget (poster, cartoline, etc.) dedicati all'incontro tra Oscar e Zaffiro dopo 35 anni d' inseguimento.
Grande spazio è stato lasciato, all'interno di questa prima sezione, anche al Takarazuka che ha ispirato Tezuka nel creare questo manga.
La seconda sezione, è stata dedicata interamente a Riyoko Ikeda e all'evoluzione del suo stile, da quello dei primi lavori in cui è forte l'influenza che Tezuka esercitò su di lei fino a quello usato per "Le Rose di Versailles" che a sua volta si trasformò in un modello per tutte le autrici che volevano realizzare shoujo manga.
La terza parte è stata invece dedicata al Takarazuka di "Le Rose di Versailles" e alla sue rappresentazioni, che a distanza di 35 anni continuano a riscuotere enorme successo, tanto da essere tra gli spettacoli più importanti e conosciuti in Giappone e non solo.
Poster, interviste, video e quant'altro ad esso legato concludevano la sezione.
All'interno di questa sezione e che a chiudeva come un circolo la mostra come c'era uno spazio dedicato al Takarazuka de "La Principessa Zaffiro" che ha debuttato l'anno scorso in Giappone e che ha trovato sua ispirazione proprio dagli spettacoli dedicati a "Le Rose di Versailles".
E' interessante notare come gli spettacoli di Takarazuka abbiano ispirato Tezuka per la creazione di Zaffiro che nel loro insieme hanno fornito a Riyoko Ikeda lo spunto per creare Oscar, la cui storia ha ispirato diversi registi di Takarazuka, tant'è che esistono diversi spettacoli con diverse trame basate su "Le Rose di Versailles" (maggiori informazioni nella sezione Takarazuka) che a loro volta sono diventati un motivo d'ispirazione per la realizzazione dello spettacolo de "La Principessa Zaffiro".
Chiudeva la mostra, all'uscita, una piccola bacheca con tutta una serie di gadget (poster, cartoline, etc.) dedicati all'incontro tra Oscar e Zaffiro dopo 35 anni d' inseguimento.
N.B. Le
immagini provengono tutte dal sito ufficiale di Riyoko Ikeda
e sono qui a scopo puramente dimostrativo.
e sono qui a scopo puramente dimostrativo.