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Nell'estate del 2006 Riyoko Ikeda ha visitato l'Italia girando in lungo e in largo per la penisola, il suo viaggio iniziato da Milano alla scoperta dei luoghi della musica lirica e poi proseguito a Bergamo, al Conservatorio Donizetti, a Venezia, Firenze, Roma, Perugia, Assisi, Napoli e Capri.
Tornata in Giappone Riyoko Ikeda, affascinata dal mare e dalle bellezze
marine di Capri ha deciso di prendere la licenza per le immersioni
subacquee.
A Giugno del
2010 Riyoko
Ikeda è stata invitata ufficialmente in Italia per tenere due concerti,
il primo il 4 Giugno durante il Festival Letterario Collisioni - Vite
Parallele - (a
cui il giorno dopo, il 5 Giugno, è seguito un incontro con il pubblico)
a Novello in Provincia di Cuneo, il
secondo l'8 Giugno, sempre in Provincia di Cuneo, ad Alba, durante l'Alba Music Festival.
A Settembre
del 2010
Riyoko Ikeda è stata invitata ufficialmente, per la seconda volta in
Italia come ospite d'onore alla decima edizione di Romics. Riyoko Ikeda ha inoltre
tenuto il 1 Ottobre presso la ex Chiesa di Santa Marta al Collegio
Romano un concerto di musica lirica, accompagnata come sempre dal
barrito Yoshitaka
Murata e il
pianista italiano Giacomo Rocchetti.
A conclusione del Romics Riyoko Ikeda ha raggiunto Fermo ( nelle Marche, paese di
origine del pianista Giacomo Rocchetti dove,nella giornata dell'8
Ottobre, ha incontrato gli studenti del Liceo Artistico "O. Licini",
rispondendo alle loro curiosità e domande e lasciando in ricordo un suo
disegno con dedica di Oscar.
Nel 2015, Riyoko Ikeda è tornata per una nuova visita ufficiale in Italia che l'ha vista prima protagonista a Catania e poi a Bologna con una serie d'incontri con i propri lettori e concerti.
Nel 2016, Riyoko Ikeda, torna in Italia per esibirsi a Roma durante un concerto di preghiera per ricordare le vittime del terremoto e dello tsunami del 2011 in occasione del 150esimo anniversario delle relazioni pubbliche tra Giappone e Italia.
Tra la fine di Gennaio e gli inizi di Febbraio del 2011, Riyoko Ikeda si è recata in Francia nella sua prima visita ufficiale del paese in cui è ambientato il manga che le ha dato maggior popolarità nel mondo, Le Rose di Versailles.
Riyoko Ikeda è arrivata in Francia Mercoledì 26 Gennaio per poi partecipare Sabato 29 Gennaio al Festival International de la Bande Dessinée d'Angoulême dove i suoi fan hanno potuto incontrarla in'intervista aperta moderata dallo storico Pascal Ory. E' seguita poi una sessione di autografi con l'autrice.
(Clikka QUI per leggere un estratto dell'intervista/incontro di Riyoko Ikeda durante il Festival International de la Bande Dessinée d'Angoulême)
Lunedì 31 Gennaio nel teatro di Maria Antonietta a Versailles, Riyoko Ikeda si è esibita in un concerto privato per 100 invitati, eseguendo delle arie scritte dalla stessa Regina Maria Antonietta e altre tratte dal Matrimonio di Figaro e da canti tradizionali giapponesi. Ad affiancarla nell'esibizione il baritono Yoshitaka Murata.
A conclusione del concerto Riyoko Ikeda, tra gli applausi, ha dichiarato che
"[...] non avrei mai immaginato di avere un giorno il coraggio di esibirmi in delle canzoni in francese scritte dalla stessa Regina, Maria Antonietta, davanti a un pubblico francese", aggiungendo poi:
"Non posso descrivere la gioia che sto provando in questo momento nell'aver avuto l'opportunità di esibirmi su questo palcoscenico".
Le visite ufficiali di Riyoko Ikeda sono poi proseguite Mercoledì 2 Febbraio quando presso la Maison de la Culture du Japon à Paris ha replicato l'incontro/intervista aperta con i suoi fan. Come al Festival International de la Bande Dessinée d'Angoulême a moderare e seguire l'intervista vi era lo storico Pascal Ory.
Durante questo secondo incontro Riyoko Ikeda ha ancora parlato della difficoltà di essere donna e mangaka nel Giappone degli anni '70 e di come, nonostante lavorasse come e quanto i suoi colleghi mangaka uomini, il suo stipendio era molto inferiore al loro.
Si è anche parlato della scena della notte d'amore tra Oscar e André all'interno del manga delle Le Rose di Versailles e di come questa all'epoca fece parlare molto di sé, essendo il manga pubblicato all'interno di una rivista di giovani adolescenti e come in altri Paesi questa è stata censurata. La censura, per Riyoko Ikeda, è un atto inammissibile che va contro la libertà d'espressione.
Infine, Riyoko Ikeda ha anche parlato di sé e di come sia stato per lei difficile accettare la menopausa e la consapevolezza che non avrebbe mai potuto avere dei figli e della decisione di riversare così tutto quell'amore che non potrà mai donare a dei suoi bambini nella sua musica e nella sua arte.
a cura di Lau
Il mini tour ha visto impiegati oltre Riyoko Ikeda (soprano) anche Gako Suzuki (Alto); József Mukk,(Tenore); Takahito Asai (Baritono) con la direzione di Ken-Ichiro Kobayashi ed è Martedì 7 Luglio, quando Riyoko Ikeda è partita da Tokyo per Budapest.
Insieme alla National Orchestra & Choir Concerto Ungheria, Riyoko Ikeda si esibita il 9 Luglio dalle 19.30 alle 22.00 presso la Béla Bartók National Concert Hall di Budapest con la IX Sinfonia di Beethoven.
La IX Sinfonia di Beethoven è tra le opere più note di tutta la musica classica ed è stata scelta come Inno ufficiale dell’Unione Europea.
Ken-Ichiro Kobayashi è Direttore permanente del Tokyo Metropolitan Symphony Orchestra, direttore ospite della Tokyo Symphony Orchestra, e direttore d'orchestra del Nagoya Philharmonic Orchestra, per alcuni anni è stato Direttore della National Orchestra Ungherese. La sua carriera internazionale è iniziata nel 1974 quando vinse il primo premio nel Concorso d'Orchestra di Budapest.
Venerdì 10 Luglio, il gruppo si è spostato a Baden in Germania per poi ripartire nella tarda serata del giorno dopo per Vienna, dopo il 13 Luglio alle ore 20.30 presso il St. Stephens Cathedral si è esibita con Requiem di Mozart.
Infine il 14 Luglio prima del loro rientro a Tokyo da Vienna, si sono fermati a Monaco di Baviera (Germania).
Dal proprio BBS ufficiale, Riyoko Ikeda, scrivendo con i suoi lettori ha espresso tutta la sua gioia per l'esperienza e la speranza e il piacere di poter un giorno esibirsi in Italia.
Nonostante in Russia non vi siano state pubblicazioni ufficiali di Riyoko Ikeda, l'autrice gode di un nutrito numero di fan e agli incontri si poteva accedere solo tramite prenotazione.
Durante gli incontri, Riyoko Ikeda, ha espresso tutta la sua passione per la Russia, dichiarando: "Ogni volta che riesco a venire in Russia il mio amore per la sua gente e la sua cultura cresce sempre di più". Nei giorni della manifestazione Riyoko Ikeda infatti ha trovato anche il tempo per andare a a vedere il balletto "Raymonda", con le coreografie di Yuri Grigorovich (ed. 2003) al Teatro Bolshoi e visitare la Galleria Tret'jakov (Mosca), vedere i dispinti di Il'ja Efimovič Repin, che a sua detta hanno fortemente influenzato il suo lavoro evisitare la residenza di Felix Yusupov.
Sono cinque i viaggi che nel corso degli anni Riyoko Ikeda ha compiuto in Russia, paese che fa da protagonista principale a ben due suoi manga, "Orpheus" (che ha definito come "l'opera più importante della mia vita") e "Jotei Ekaterina".
Il primo viaggio in Russia di Riyoko Ikeda è avvenuto più di 40 anni fa, a bordo della "Maria Ulyanova" ha attraversato il mare di Ochotsk, fino a Nachodka, città portuale della Russia, dove con la Transiberiana giunse fino a Mosca. Questo viaggio a suo dire le ha permesso di comprendere la vastistà del territorio siberiano e la natura della persone che vi vivevano.
Riyoko Ikeda ha affermato di essere una grande appasionata della letteratura russa in particolare modo di quella di Dostoevskij e di quanto fu importante per lei la lettura della biografica di Caterina II scritta da Henry Troya. Fondalmentale fu soprattutto il punto in cui l'autore descrivere la relazione dell'Imperatrice con Grigorij Aleksandrovič Potëmkin, che le ha permesso così di comprendere la divisione tra la donna e Imperatrice.
Riyoko Ikeda ha inoltre raccontato che per realizzare un manga storico le ci vogliono in media due o tre anni di studio e di lavoro preparatorio, durante il quale svolge anche dei viaggi nei luoghi del manga. Ha così ricordato di quando, in visita al Cremlino, dei poliziotti hanno iniziato a fischiarle contro quando accidentalemtne è uscita per un attimo dalla zona pedonale del percorso.
Ogni volta che lavora a un manga storico, Riyoko Ikeda si rende sempre più conto di come sia difficile dire dove un qualcosa ha inzio e dove invece finisce, perché per la storia è un concatenarsi di eventi. Per esempio, negli anni in cui era impegnata a lavorare su "Eroica" non poté fare a meno d'inziare a interessarsi e studiare la vita di Józef Antoni Poniatowsk e che diedero originale alla voglia di realizzare "Ten no hate mado - Poorando hishi".
La vista di un tramonto su una scuola di musica mentre era in viaggio in treno su Ratisbona le diede invece l'idea per la prima parte di "Orpheus". Volveva rappresentar e e scoprire la vita tra quelle mura, mentre le fotografie in uniforme milatere di suo nonno le diedero dei punti di ispirazione per la rappresentazione grafica in abiti maschili di Oscar ("Le Rose di Versailles") da adulta. L'autrice ha scherzato dicendo che ha voluto ringraziare suo nonno, per l'aiuto indiretto datole, fornendo ad Oscar una folta chioma di capelli, visto che lui era totalmente calvo.
L'autrice ha ricordato di quando studentessa disegnava in ogni spazio libero dei suoi libri scolastici e di come sua Madre fosse molto contraria a questa sua passione. Poi un giorno vinse, con una sua illustrazione, un concorso di cartellonista sull'importanza di lavarsi i denti, fu allora che sua Madre con orgoglio disse a tutti i suoi insegnanti "Ah, vi avevo detto che mi figlia era brava nel disegno!".
Riyoko Ikeda ha anche raccontato la difficoltà, all'inzio della sua carriera, dell'essere una mangaka donna e della diversità con cui veniva trattata rispetto ai suoi colleghi uomini e di quanta rabbia provi ancora oggi nel posizionamento che la società giapponese riserva alle donne.
I fan oltre ad assistere all'incontro con Riyoko Ikeda hanno avuto l'occasione di porle delle domande, tra queste le è stato chiesto in che modo e se ha partecipato alla realizzaizone degli anime tratti dai suoi manga. Riyoko Ikeda ha rispsoto dicendo che l'autore non viene coinvolto nella produzione di un'anime e che tutto si concentra nelle mani del regista. E' lui ha dare la propria impronta a e dare una visione della storia. Per questo anime e manga può capitere che siano molto diversi tra loro. Le è stato, infine, chiesto come trascorre il suo tempo libero. Riyoko Ikeda ha risposto affermando che non c'è molta differenza tra il tempo che lei dedica per il suo lavoro e quello al suo tempo libero, in quanto il suo lavoro è la sua prima passione. Ha così incoraggiato tutti i giovani artisti a proseguire nella loro strada, a non fermarsi, ricordando come ogni artista si modella in base alle proprie esperienze, alle musica che ascolta o ai libri che leggere e di come loro con la sola carte e penna possano aprire realtà differenti non solo nel mondo ma anche dentro loro stessi.