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a cura di Beralia, Hikaru, Lady Margareth e lLuca

(attenzione contiene spoiler)

PERSONAGGI STORICI:

Si vede il Duca Giuseppe Galeazzo Serbelloni, nobile e militare italiano, diventerà in seguito sindaco di Milano, Presidente del Direttorio della Repubblica Cisalpina e Ambasciatore della nuova repubblica lombarda in Francia.

Nel 1802 con la sua morte si estinse la linea maschile della dinastia dei Serbelloni.

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Si vede Giuseppina Grassini, fu una cantante lirica (contralto), considerata tra più importanti cantanti liriche del XVIII e XIX secolo famosa anche per la sua vita libertina.

Nel 1800 intraprese una breve relazione con Napoleone che si concluse poco dopo quando la Grassini s'innamorò di un violinista. E' curioso ricordare che 9 anni prima, già durante l'entrata di Napoleone a Milano, la Grassini tentò di sedurlo, ma senza riuscirci e che tra i suoi amanti vi fu anche il Duca di Wellington, grande avversario militare di Napoleone.

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Viene nominato Sextius Alexandre François de Miollis, fu un generale francese. Partecipò con Napoleone alla Prima Campagna d'Italia.

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Si vede Dagobert Sigmund von Würmser è stato un feldmaresciallo austriaco. Nel 1796 gli fu affidato il comando dell'esercito austriaco in Italia dopo le sconfitte di Jean-Pierre de Beaulieu contro Napoleone. Dopo una lunga battaglia che lo vide ripararsi nella fortezza di Mantova per nove mesi capitolò. Napoleone riconoscendo il suo valore gli concesse di lasciare la fortezza con tutti gli onori militari.

Dall'Austria gli venne così affidato l'incarico di comando dell'esercito in Ungheria, ma Würmser morì a Vienna nel 1797 prima di assumere l'incarico.

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Viene nominato Charles Édouard Jennings de Kilmaine, generale irlandese naturalizzato francese. Entrò a far parte dell'esercito francese nel 1774 e nel 1793 fu nominato Generale di Brigata e di Stato Maggiore. Prese parte alla prima Campagna d'Italia e nominammo da Napoleone come comandante di Lombardia.

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Viene nominato Pierre François Sauret de la Borie, Capitano francese, accompagnò Napoleone durante la prima Campagna d'Italia
A conclusione della Campagna, Napoleone lo destituì dell'incarico scrivendo di lui: "Ottimo soldato, ma non sufficientemente intelligente per un Ufficiale Generale: Non fortunato!".

Nel 1813 Napoleone lo investì del titolo di Barone dell'Impero. Sauret morì il 24 Giugno del 1818.

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Viene nominato Hyacinthe François Joseph Despinoy, generale di divisione durante la prima Campagna d'Italia, diresse l'assedio a Milano.

Napoleone scrisse di lui: "Senza energia e audacia, non è un soldato naturale e non è amato dai suoi uomini. Ha alti principi e buon intelletto".

Fu così rimosso dal comando e da quel momento occupò solo cariche minori fino alla sua morte nel 1848.

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Si vede Joseph Alvinczy Freiherr von Berberek, feldmaresciallo austriaco e insegnante di tattica del nipote dell'Imperatore, Francesco II.

Nel 1796 prese il comando delle truppe in Italia, tuttavia fu sconfitto da Napoleone nella battaglia di Arcole nel tentativo di salvare il generale Würmser.

Nel 1808 fu trasferito al comando dell'esercito in Ungheria.

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Si vede Jean-Baptiste Muiron, aiutante di Campo di Napoleone durante la prima Campagna in Italia, gli salvò la vita, proteggendolo con il proprio corpo durante la Battaglia di Arcole.

Napoleone, per ricordare e ringraziare il sacrificio dell'uomo per tutta la vita aiutò la famiglia dell'uomo come poté, inoltre in suo onore fu battezzata una nave della marina francese con il suo nome: La Muiron.

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Viene nominato Francesco Giuseppe Carlo d'Asburgo-Lorena  (Franz II), Imperatore d'Austria e Duca di Milano.

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Si vede Maria Luisa Leopoldina Francesca Teresa Giuseppa Lucia d'Asburgo-Lorena (Marie-Louise), figlia dell'Imperatore austriaco Francesco II, fu data in sposa a Napoleone nel 1810 per suggellare la pace di Vienna.

Maria Luisa non riuscì mai realmente a trovarsi a suo agio in Francia, un paese che solo vent'anni prima aveva decapitato la sua prozia Maria Antonietta, così come i francesi non si fidarono mai di lei.

Quando Napoleone fu sconfitto dalla coalizione, la Maria Luisa decise di non seguirlo con il figlio all'Isola dell'Elba e decise di ritornare a Vienna.

Nel 1821 dopo aver appreso della morte di Napoleone, si sposò in seconde nozze con Adam Albert di Neipperg, con cui già da tempo aveva una relazione.

Otto anni dopo il matrimonio, Neipperg morì per problemi cardiaci. La morte di Neipperg fu un duro colpo per Maria Luisa, da questo momento la donna iniziò a circondarsi di giovani amanti fino a quando nel 1833 non sposò in terze nozze e in segreto il conte Charles-René de Bombelles, più che per amore per convenienza di avere un uomo al suo fianco che potesse aiutarla negli affari di stato.

Morì a Parma (dopo esserne diventata Duchessa nel 1816) nel 1848.

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MITOLOGIA:

L'aquila che diventerà l'emblema dell'Impero di Napoleone è simbolo d'invincibilità, maestosità, acutezza visiva e mentale .
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FATTI STORICI:

Il soprannome "piccolo caporale" fu realmente dato a Napoleone da alcuni soldati poco dopo la conclusione della battaglia di Lodi.
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Come riportato dallo stesso Napoleone in alcuni suoi scritti, fu dopo la conclusione della battaglia di Lodi che iniziò a pensare di essere destinato a grande imprese.
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Durante la sua permanenza in Italia, Madame Visconti cercò di sedurre, senza grossi risultati Napoleone, l'uomo infatti le dichiarò che nel suo cuore vi era posto solo per la sua Joséphine. Così Madame Visconti decise e fece innamorare di sé il Generale Louis-Alexandre Berthier.

Fu così che nel 1804 per allontanare la donna (all'epoca già sposata) da Berthier, Napoleone offrì al Generale francese la corona di Neufchatel a patto che rinunciasse a Madame Visconti.

Quattro anni dopo si sposò con la Duchessa Maria Elisabetta di Baviera e tre mesi dopo la cerimonia il marito di Madame Visconti morì.

Berthier, che non aveva mai dimenticato Madame Visconti, si riproverò con stesso di aver ceduto alle richieste di Napoleone e di aver così per sempre rinunciato all'unica donna che amò per il resto della sua vita.

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Durante il periodo in prima Campagna d'Italia, Napoleone scrisse diverse lettere a Joséphine, a cui lei rispose raramente. Argomento centrale delle lettere che Napoleone scriveva a sua moglie era la sua mancanza e il piacere che avrebbe avuto nel poterla rivedere e abbracciare in Italia.

Nel Maggio del 1796 Joséphine scrisse a Napoleone di essere malata e per questo di non poterlo raggiungere in Italia L'uomo scrisse così  prima a Joséphine:"...Se la tua malattia continua, chiederò un permesso per venire a trovarti. In cinque giorni sono a Parigi, e il dodicesimo sarò di nuovo nel mio esercito". Poi a suo fratello Giuseppe perché potesse vegliare sulla donna e informarlo sulle sue reali condizioni:"...mia moglie, tutto quello che io amo nel mondo è ammalata. [....] Tu sai che non ho mai amato che Giuseppina, lei è la prima donna che io adoro. La sua malattia mi fa disperare".

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Joséphine lasciò Parigi per recarsi a Milano. arrivò in Italia, il 10 giugno, dopo le pressanti richieste di Napoleone, con il suo amante Hyppolite Charles e il fratello del marito, Giuseppe Bonaparte. Giunta in Italia, Joséphine ricevette diverse doni dalle popolazioni sottomesse dal marito e ovunque andava tutti rimanevano estremamente colpiti dalla sua grazie ed eleganza, ma anche scandalizzati dal suo abbigliamento, considerato, per i canoni italiani, estremamente sconveniente. il 13 giugno del 1796, dopo aver trascorso due giorni con la moglie ripartì per il fronte.
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La Battaglia di Castiglione si svolse nei territori di Castiglione delle Stiviere il 5 Agosto del 1796 tra l'esercito francese, guidato da Napoleone e quello austriaco di Würmser. Fu la prima importante vittoria di Napoleone.

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La Battaglia del Ponte di Arcole è stata combattuta tra il 15 e 17 Novembre del 1796 tra l'esercito francese, guidato da Napoleone e quello austriaco di Alvinczy che si concluse con la vittoria dei primi.

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Il Preliminare di Leoben, fu un accordo preliminare firmato tra Napoleone e l'Austria che metteva fine alle ostilità. Secondo il trattato l'Austria s'impegnava a cedere il Belgio e la Lombardia ai francesi, in cambio dei territori della neutrale Repubblica di Venezia.

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QUADRI:

L'immagine disegnata da Riyoko Ikeda che rappresenta la Battaglia di Lodi, riprende il soggetto del quadro "The Battle of Lodi, 10th May 1796, detail of Napoleon" realizzato da Louis-François, Barone Lejeune.

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Viene nominato il famoso dipinto di Leonardo Da Vinci, "La Gioconda", conosciuto anche come Monna Lisa, una delle opere d'arte più note al mondo.
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L'immagine di Napoleone che guida l'esercito francese sul ponte di Arcole disegnata da Riyoko Ikeda riprende il soggetto del quadro "Napoleon Bonaparte on the Bridge at Arcole" di Antoine-Jean Gros, realizzato nel 1797.

CURIOSITA': L'illustrazione di cover del volume 6 (D/Visual) de "Le Rose di Versailles", disegnata da Riyoko Ikeda riprende lo stessa citazione con Oscar come soggetto.

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LUOGHI:


Si vede l'Arco della Pace, monumento situato a Milano all'interno della vasta area nominata Piazza Sempione.

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Si vede il Teatro alla Scala, conosciuto anche come La Scala, uno dei più importanti teatri d'Europa denominato anche come "il tempio della lirica".

La sua costruzione fu ordinata Maria Teresa d'Austria nel 1776 su progetto dell'architetto Giuseppe Piermarini.

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Si vede il Castello Sforzesco, costruito su volere di Francesco Sforza nel XV secolo sui resti di una precedente fortificazione.

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Si vede il Duomo di Milano, i cui lavori iniziati del 1386 coinvolsero la demolizione di due chiese, la Cattedrale di Santa Maria Maggiore e la Basilica di santa Tecla. Nel 1387Gian Galeazzo Visconti assunse il controllo dei lavori e ordinò che la chiesa diventasse il simbolo delle ambizioni del suo Stato e per questo essa doveva diventare un progetto molto più ambizioso di quello per cui i lavori erano stati progettati. Oggi il Duomo di Milano è la chiesa più grande d'Italia.

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Si vede Palazzo Serbelloni, realizzato dall'architetto Simone Cantoni a fine Settecento in Corso Venezia, durante il periodo di permanenza di Napoleone e Joséphine a Milano fu destinato a loro come residenza.

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Viene nominata la Rue des Bons-enfants di Parigi, dove vivono Bernard e Rosalie.

La via è situata all'interno del primo arrondissement di Parigi e deve il suo nome al College des Bons Enfants.

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Si vede il
Palazzo del Lussemburgo sede del Direttorio di Parigi.

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Si vede una veduta di Venezia da cui possiamo scorgere:

Il Campanile di San Marco, è uno dei simboli della città di Venezia, con i suoi 98,5 metri è tra i campani più alti d'Italia.

Palazzo Ducale, capolavoro del gotico veneziano, sorge nell'area monumentale di Piazza San Marco. La sua edificazione iniziò presubilmente intorno al IX secolo. Antica sede del Doge e della magistratura veneziana è oggi un museo civico.

La Biblioteca Nazionale Marciana è una delle più importanti biblioteche di Venezia e tra le più grandi in Italia. Fu Francesco Petrarca nel 1362 a lanciare l'idea di una biblioteca pubblica, tuttavia il progetto partì solo nel 1468 dopo una donazione del Cardianle Giovanni Bessarione.

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Si vede il Lago di Garda, con la sua superficie di 370 Km² è il lago maggiore d'Italia.

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Si vede una veduta di Verona da cui possiamo scorgere:

Il Ponte Pietra, l'unico ponte romano rimasto in città, con i suoi 95km di lunghezza è stato anche il primo ponte ad esser costruito in città.

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Si vede il Castel di San Giorgio di Mantova, eretto nel 1395 su commissione di Francesco I Gonzaga.

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Si vede una veduta di Vienna da cui riconosciamo:

La Chiesa di San Pietro è l'edificio più antico di Vienna, la sua costruzione infatti risale al Medioevo, ed è stata nel corso degli anni ricostruita e rimaneggiata ben 3 volte, l'ultima volta nel 1679.

La
Chiesa di Santo Stefano è la cattedrale di Vienna, nonché uno dei suoi simboli.

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Si vede Il complesso dell'Hofburg di Vienna, centro del potere austriaco costruito introno al 1275 da cui poi, nel corso degli anni seguirono ulteriori ampliamenti.



 


 


 

 
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