Louis Antoine Léon
de Richebourg de Saint-Just nasce il 25 Agosto del 1767 a Decize e a soli
21 anni consegui la laurea in giurisprudenza.
Nel 1789 Saint Just pubblica il suo primo testo, un poema in 20 canti
intitolato "Organt", che s'inserisce tra le
produzioni libertine della fine del '700 dove gli istinti non devono
esser frenati e non esiste peccato se si vive seguendo le spinte
naturali del piacere fisico e dove inizia sin da subito ad emergere la
sua posizione di disprezzo contro l'antico regime. "L'Organt" venne
subito messa all'indice e tutte le copie ritirate, anche se solo 3 anni
più tardi riapparirà tra gli scaffali delle librerie. A questo primo
testo segue nel nel 1790 una commedia in versi, "Arlecchino-Diogene", che non venne però mai
rappresentata.
All'inizio dello scoppio della rivoluzione Saint-Just si affianca
subito ai rivoluzionari, giovane e smanioso di gloria, viene en presto
nominato Tenente
Colonnello della Guardia Nazionale e iniziò ad esser conosciuto grazie alla sua
oratoria fatta di frasi brevi, semplici, ma taglienti!
Nel 1791, a 24 anni, pubblica il suo terzo testo: "Esprit de la révolution et de
la Constitution de la France" in cui Saint Just affermava che "Non si
puo' regnare innocentemente, ogni Re è un ribelle ed usurpatore".
Nel frattempo il Re e la sua famiglia il 20 Giugno del 1791 cerca di
fuggire dalla Francia, ma viene catturato a Varennes e riportato a
Parigi. Saint-Just, ormai 25enne si presentò alla Convenzione,
l'Assemblea che aveva il compito di riscrivere la Costituzione
Francese, per chiedere che Luigi XVI potesse venir processato come un
comune cittadino.
Il discorso pronunciato da Saint-Just ebbe un forte impatto tra i
deputati che in seguito anche al ritrovamento di documenti in cui si
dimostrava che Luigi XVI stava tramando per soffocare la rivoluzione,
si decise la data d'inizio del processo che si concluse con la sentenza
di colpevolezza e di condanna a morte che venne eseguita il 21 Gennaio
1793.
In questo periodo la Francia è investita da una grave e nuova crisi
economica che il Comitato cerca di sventare continuando ad emettere
assegnati (moneta istituita durante il periodo della Rivoluzione), che
in meno di un anno arrivano però a svalutarsi del 50% del loro valore.
Saint-Just in un suo discorso alla Convenzione, propone per fermare
questa crisi la vendita dei beni degli emigrati, il pagamento in natura
dell'imposta fondiaria, la libera circolazione dei grani all'interno,
il divieto della loro esportazione e la libertà di commercio senza
restrizioni. La Convenzione accettò tutte le sue proposte, che però non
portarono benefici, ma anzi aggravarono ancora maggiormente la già
delicata situazione.
Durante il periodo
del Terrore
continuò a sostenere le idee di Robespierre,
i due erano uniti da diversi anni da una profonda stima ed amicizia,
anche quando nel 1794 la Convenzione lo fece arrestare con l'accusa di
dittatura.
La prima mossa di Saint-Just fu quello di parlare alla Convenzione, ma
non trovando risposta decise di liberare insieme a un gruppo di
partigiani dalla prigione in cui era tenuto, ma la loro fuga ebbe vita
breve e presto sia Saint-Just che Robespierre vennero nuovamente
arrestati.
Il 28 Luglio del 1794 venne eseguita la sua condannato a morte per aver
tramato contro la Convenzione.