ベルサイユのばら
Versailles no bara Versailles no Bara ----------------------------------------------


Quelle che qui di sotto seguono, sono delle lettere aperte che Riyoko Ikeda scrisse ai lettori di "Versailles no Bara".

La prima fu scritta a conclusione della sua serializzazione su rivista nel 1973, la seconda nel 1987 a conclusione della ristampa del manga da parte della Choukoransha. La terza è stata pubblicata nel 2014 sul visual book del 2014 "Love and..." della Shueisha, mentre la quarta nel primo volume dei nuovi episodi dedicati al manga pubblicati da Shueisha nel 2015.

Ho finalmente concluso di disegnare gli episodi del mio manga di "Versailles no Bara". Sono stati pubblicati a cadenza settimanale dal numero 21 del 1972 di Margaret a quello del 52 del 1973. Per un totale di 82 episodi....non sono pochi!

Questo lavoro è come un monumento alla mia gioventù. Ho sempre desiderato scrivere una storia sui primi anni della rivoluzione francese. 
Ho messo in questo lavoro tutta la mia passione e forza. La mia idea è stata considerata rischiosa da parte della casa editrice, ho dovuto convincere i redattori e rassicurarli di poter rendere interessante ai lettori la storia. 
Sulla base degli eventi storici ho poi composto sopra la mia storia, anche se ho dovuto fare dei leggeri cambiamenti narrativi.

Sono entusiasta del mio lavoro e del sapere che è stato accettato con così tanta passione dai lettori.

Risponderò ora ad alcune domande che mi sono state fatte dai voi durante la pubblicazione....

Cominciamo dai personaggi:

Non ho voluto un protagonista solo, ma tre: Oscar, Antoniette e Fersen.
Alcuni personaggi (Oscar, André e la famiglia Jarjayes) sono nati dalla mia fantasia, senza un modello di riferimento, altri invece, come ad esempio il padre di Oscar è ispirato dalla figura storica e reale del Generale Jarjayes.
Bernard Chatelet è ispirato da Camille Desmoulins, come alcuni lettori hanno capito, ma non ci sono prove che fosse lui il Cavaliere Nero.

Mi scuso, per non avere coretto le uniformi dei soldati francesi, non ho ottenuto i documenti in tempo.

L' uniforme che indossa Oscar è quella dell'età Napoleonica.
Ho preferito cambiare il nome della regina che era Maria Antonia in tedesco in Maria Antonietta sin dall'inizio.

Infine voglio darvi qualche piccola informazione circa il futuro dei bambini della regina: Il numero limitato di pagine non mi ha permesso che lo facessi all'interno della storia. La principessa Marie Therese, sposerà il suo cugino, il d'Angouleume. Il principe Louis Charles, suo fratello, è morto quando aveva soltanto 10 anni, nel 1795. Dicono che a ucciderlo sia stato Louis (il conte di Provenza) il fratello di Louis XVI, che successivamente diventerà Louis XVIII.

Devo ringraziare tutti coloro che mi hanno stimolata e consigliato e che hanno lavorato con me: i miei lettori, i miei redattori e le mie due assistenti e ovviamente mio marito che mi è stato di grande aiuto.

Riyoko Ikeda 

"Versailles no Bara" è stato pubblicato per 82 episodi dalla primavera del 1972 all'inverno del 1973.

L'idea mi è venuta dopo la lettura della biografia, "Marie Antoniette" di Schutevon Zubike (Stefan Zweig).

Allora non avevo ancora nessuna esperienza ma ho voluto provarci ed è diventato un monumento alla mia gioventù.

Anni fa non esistevano shoujo manga storici, i redattori, non volevano darmi l'autorizzazione per pubblicarlo, ed è diventato come una sfida per me. Ho dovuto persuaderli, "anche se è un manga storico, i lettori lo apprezzeranno!".

Per la prima volta uno shoujo manga è diventato un best seller!

Nell'autunno del 1972 in tutto il Giappone è apparso "l'Oscar fans Club".

Il Takarazuka ha realizzato uno spettacolo sulla mia storia, è stato realizzato un film girato a Versailles, il manga è stato pubblicato su una rivista per bambini in Italia e l'anime è stato trasmesso in Giappone e in Francia e in altri paesi in cui si parla in francese. E' stato creata tanta roba usando i mie personaggi e la mia storia.

Il boom di VNB è diventato anche un argomento dei mass media, un giornale ha parlato di un "fenomeno sociale". Questo boom ha portato a 12 milioni di copie vendute e finalmente i giornali per ragazze sono stati presi come qualcosa di nazionale e culturale.

Da allora i lettori sono aumentati, non più soltanto giovani ragazze.
Le persone hanno iniziato a interessarsi alla storia europea e alla letteratura francese, hanno imparato il francese e sono andati a visitare quel paese!!
Molti lettori hanno risparmiato i soldi per poter andare a Parigi a visitare Versailles!

Mi ha fatto piacere riceve le vostre tante lettere.
Sono passati 10 anni e ancora ricevo lettere su VNB non solo dal Giappone ma da tutto il mondo.
Tra le tante una mi ha toccato particolarmente, è stata scritta da una lettrice che ora è diventata madre.
Mi ha scritto: "Mia figlia ha ora l'età per leggere i manga e io voglio darle Vnb ".

Leggo sempre le vostre lettere con molta attenzione, il tempo è volato così rapidamente.

Mi ricordo di quella volta che ero così occupata che sono così dimagrita che ho dovuto iniziare a prendere le vitamine. Ma ho mantenuto costante l'uscita del manga. Una volta ho avuto paura che il mio cuore scoppiasse. Avevo la febbre a 40 ma andai avanti... che momento, ma avrei sacrificato qualsiasi cosa pur di completare questo manga, era il mio sogno. Avevo 24 anni.

Quando questo manga è stato pubblicato, molti lettori hanno trovato molto difficile riuscire a trovare un libro che parlasse della storia francese... chiedevano ai loro insegnati se Oscar era esistita realmente e hanno pianto quando Oscar è morta, tanto da non poter andare a scuola.

Questa storia è stata basata su fatti storici, ma il resto l'ho inventato io e ho dovuto cambiare alcuni eventi per poter meglio narrare le vicende.
Dopo la morte di Oscar i miei redattori mi hanno detto che avrei dovuto concludere la storia entro 10 episodi, così non ho potuto scrivere al meglio tutta la parte sulla rivoluzione, ma quelli principali si.

Durante la pubblicazione i lettori mi hanno fatto tante domande, e ora spiegherò a loro alcune cose. Oscar, André e la famiglia Jarjayes sono personaggi creati da me, non ho fatto riferimento a nessun modello. Soltanto il padre di Oscar è realmente esistito.

Il rapporto fra Rosalie, Jeanne e la Contessa De Polignac è finzione, come anche la conclusione della vicenda di Charlotte o del personaggio di Alain e di Girodel. Bernard Chatelet, alcuni lettori hanno capito che il suo personaggio è stato ispirato da Camille Desmoulins, ma non ci sono prove reali che lui fosse davvero il Cavaliere Nero.

Le uniforme dei soldati, sono quelle che vennero adottate nell'età napoleonica. Il nome di Maria Antoniette, quando era in Austria era Maria Antonia, ma ho deciso di usarlo sin da subito Maria Antoniette.

Dopo la rivoluzione francese alcuni personaggi sopravvissuti a VNB, come Alain e Bernard sono stai utilizzati per un altro mio manga: "Eroica".
La sua realizzazione era in programma da molto tempo... volevo scrivere qualcosa che parlasse di quello che era successo dopo la rivoluzione francese.

Riyoko Ikeda
Febbraio del 1987

a cura di  Giuseppe

Ero una grande fan di “Margaret” dai tempi della scuola superiore. Al tempo vi lavoravano i miei idoli, le grandi artiste Masako Watanabe e Yoshiko Nishitani. Anche se ho debuttato durante l’università su un’altra rivista (“Shoujo Friend” di Kodansha con “Bara Yoshiki No Shoujo – La ragazza della villa delle rose”), sono stata poi reclutata da Margaret con la promessa di diventare una delle loro future star.  Decisi di accettare la proposta, pensado che potesse erre la scelta più giusta per me, su "Shoujo Friend" esistevano già artiste ben affermate (ride)!
Inizialmente l’idea di “Berusaiyu No Bara (Le Rose di Versailles)” venne scartata dagli editori perché pensavano che un manga storico non potesse avere successo. Poi riuscii a cominciarne la pubblicazione a patto che piacesse al pubblico, altrimenti sarebbe stato subito bloccato. Così ogni volta che arrivavano i risultati dei sondaggi della rivista passavo notti insonni per la preoccupazione. Ero però convinta che un tema così interessante dovesse piacere per forza anche ai lettori.
Il tema delle pari opportunità per uomini e donne è sorto in seguito durante la pubblicazione. Al tempo le donne lavoratrici si trovavano in una posizione completamente diversa da quella attuale. Da una parte sentivo gli uomini dirmi “La cosa migliore per una donna e’ sposarsi al più presto possibile”,e dall’altra le donne “Chi non ha figli può veramente definirsi una donna?”. Queste espressioni mi ferivano profondamente.
Anche se fondamentalmente la situazione non è poi cambiata così tanto adesso, chissà come la pensano oggi i giovani uomini. Con i cambiamenti nell’economia del paese, e le madri di famiglia lavoratrici in aumento, magari sono aumentati anche gli uomini che pensano ad occuparsi delle faccende domestiche o di prendersi cura dei figli. Da quando ero ventenne, ho sempre pensato che in una coppia sposata sia la moglie che il marito dovessero preoccuparsi di guadagnare abbastanza individualmente per poter sfamare la famiglia in caso di necessità. In fondo anche i mariti non sono poi esenti dall’ ammalarsi gravemente(ride).
Quando scoppiò il Berubara-boom, si è detto che il manga avesse contribuito a un innalzamento di livello dello shoujo manga e che sia stato un manga pioniere del suo genere, ma in realtà non l’ho disegnato con questo scopo e pertanto non ho mai percepito questa pressione. Io ho sempre disegnato quello che mi interessava e non ho mai pensato a ciò che potesse pensarne il mondo esterno. Certo, ricevo spesso richieste di disegnare storie specifiche, ma in genere le ignoro. Altrimenti finirei per disegnare solo storie per compiacere la maggioranza del pubblico. Appena termino una storia penso subito a disegnare la prossima. Al termine di “Berubara” pensavo solo e unicamente alla creazione di “Orpheus no Mado (La finestra di Orfeo)”. Visto che inizialmente non riuscivo a consolidarne la trama nella mia mente, mentre ci rimuginavo sopra ho deciso di pubblicare “Onisama e...(Caro Fratello)", che ho disegnato tutto d’un fiato. Ancor prima di cominciare a disegnare “Orpheus no Mado” avevo capito che non sarei mai stata capace di disegnare ancora una volta una storia di simile portata. Quello sarebbe stato il capolavoro di tutta la mia carriera, l’opera di una vita. La protagonista Julius, nonostante vesta abiti maschili come Oscar, è una persona molto debole, in completo contrasto con lei. Oltre a “Berubara” e a “Orpheus”, mi piace molto anche “Claudine…!” (la storia di una donna con il corpo femminile ma dalla coscienza maschile – manga pubblicato nel 1978). L’idea di questa storia è nata dopo aver letto il libro di uno psichiatra che descriveva il caso di un suo paziente. Nel libro viene usata spesso la parola “transessuale”, ma lo stesso psichiatra spiega che è impossibile definire solo con questo termine quanto l’esistenza del paziente sia stata sconvolta dalla sua “patologia”.
All’età di 47 anni mi sono iscritta al conservatorio e ho cominciato a prendere lezioni di canto. La mia attività di mangaka si è rivelata molto utile, ad esempio nel trucco, in cui sono molto brava! Ad esempio per il trucco di Carmen ho già nella mia mente di illustratrice l’idea di come realizzarlo. Oppure, pensando alla divisione delle tavole in vignette, saprei dare immediatamente direzioni sul posizionamento degli attori sul palco. Lavoro molto spesso anche alla creazione dei sottotitoli per le opere teatrali. Per un mangaka professionista il lavoro di selezione delle parole più adatte e brevi da inserire nei balloon, è in fondo un lavoro di tutti i giorni. E' molto difficile, ma è anche un lavoro molto divertente!
Sono stata io a proporre di disegnare nuovi episodi di Berubara dopo 40 anni. Gli editori di Margaret mi avevano contattata per un commento sui 50 anni della rivista, allora ho pensato perché non pubblicare un nuovo manga invece di scrivere un semplice commento? In fondo avrei voluto da sempre pubblicare ancora tante storie di Berubara. Anche se questa volta, prendendo ad esempio le parole di Alain “Gli esseri umani continueranno a distruggersi a vicenda all’infinito”, probabilmente trasparirà molto il cinismo che ho sviluppato negli anni. Ad ogni modo, riprendendo a disegnare nuovi episodi di Berubara, sono riaffiorati i ricordi di quanta passione e ostinazione vi trasmisi al tempo. Il modo di pensare di Oscar è infatti il mio stesso, quello di vivere senza rimorsi. Come ho detto in precedenza, ho deciso di vivere facendo quello che mi piace senza curarmi di ciò che pensano le persone intorno a me. Da questo punto di vista sono piuttosto egoista (ride)! Certo bisogna vivere usando il buon senso, o si rischia di commettere un passo falso. Ma vivendo sempre secondo il buon senso, riusciremmo mai a creare opere fuori dall’ordinario?

Riyoko Ikeda
Love and...
2014

A distanza di quarant'anni, torno a realizzare dei nuovi episodi per "Le Rose di Versailles".
Quei racconti che avrei voluto narrare una volta terminata la serializzazione possono vantare dialoghi forti di quarant'anni di vita.

Essendo tornata a scrivere dopo diverso tempo, inizialmente non riuscivo a riprendere la mano, mi sentivo disorientata. Tuttavia man mano che disegnavo, sono stata travolta da un incredibile entusiasmo , che mi ha fatto tornare ad essere quella di un tempo.

Mi auguro possiate trovare gradevole questa lettura.

Riyoko Ikeda.

 

 
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